Si è da poco concluso il
ciclo incontri organizzato dallo Studio Contrada della Rosa sulle relazioni e
il relazionarsi. Il percorso strutturato ha mostrato una notevole adesione sia
dal punto di vista numerico che per ciò che riguarda l'interazione. Ogni
incontro è stato luogo di confronto e sperimentazione, a cui i partecipanti
hanno aderito con disponibilità ed entusiasmo. Approcci concreti tra
simulazioni, role planin, creatività individuale, attraverso cui confrontarsi
sul mondo complesso e variegato delle relazioni. Si è riflettuto su come
modalità soggettive possano creare fraintendimenti che complicano il piano
della relazione.
Dentro a tali dinamiche a
volte vengono eretti muri che possono divenire anche molto elevati creando notevoli
difficoltà, tra schieramenti e schermaglie, dando adito a grandi sofferenze.
Importante allora prendersi
uno spazio di riflessione, nel rispetto di posizioni che possono risultare
anche molto differenziate, non dimenticando che le persone sono diverse e
provenienti da storie personali e contestuali che possono essere anche molto
diversificate.
Ciò giustifica le differenze
percettive a cui ognuno ha diritto, anche se spesso si pretende una unidirezionalità
che può risultare difficile e frustrante. Si tenga conto ad esempio che una
coppia è costituita da due persone, due menti, due storie personali e due modalità magari molto diversificate...perché mai
dovrebbero avere un unico punto di vista e un’unica direzione? Se ci pensiamo a
volte è questo che pretendiamo da un compagno o una compagna... ma sarà davvero
il giusto approccio?
Nel corso degli
incontri si è cercato anche di confrontarsi sul piano della sensorialità... su
quanto e come siamo consapevoli del nostro sentire, quando entriamo in relazione
col mondo o con le persone, con gli oggetti o il cibo. Su come il nostro percepire e relazionarci
cambi nel tempo, nel ciclo della vita o a seconda dei contesti in cui siamo
inseriti… Di questo si è condiviso e
molto altro ancora...
Ringraziamo quanti hanno
partecipato per il loro prezioso apporto di cui faremo noi stesse tesoro.
Dr.M.Vittoria Biondi
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